Diario di Bordo: tappa n. 46
La quarantaseiesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Elia Valentini, atleta delle nostre Under 19 e Serie D di Grottazzolina, che ha vissuto l’ambiente pallavolistico sin da piccolo in quanto il papà giocava a Grotta diventando poi allenatore. Elia è sceso ben presto in campo anche se in maniera discontinua; la vera e propria passione per il volley è venuta fuori durante il lockdown nel quale di enorme aiuto è stato seguire gli highlights delle partite, i video degli allenamenti dei professionisti di Serie A. Da allora ha ripreso a giocare senza più voler lasciare la pallavolo! Oggi desidera raccontarci molte cose, tra le quali come si trova nell’ambiente M&G, come vede il futuro svelandoci alcuni sogni che ha nel cassetto, infatti Elia sta per intraprendere anche un bellissimo ed entusiasmante percorso come artista iscrivendosi all’Accademia delle Belle Arti. Siete pronti a leggere il suo Diario? Bene, ed allora: three, two, one… ignition!
Elia: giocatore in campo, artista fuori
Caro diario,
eccomi qui anche io in “navicella” ihih. Sai come è nata la mia passione per la pallavolo? Beh devi sapere che mio padre, Feliciano Valentini, ha sempre praticato questo sport a Grotta e poi per molto tempo ha allenato (io e mio fratello eravamo davvero piccoli allora) quindi è stato sicuramente lui a trasmettermi questo grande amore per il volley portandomi ogni volta con lui in palestra. Ho iniziato così a giocare fermandomi in un paio di occasioni quindi ho praticato la pallavolo in maniera molto irregolare ed incostante sino a che è scoppiata la pandemia: ricordo che durante il lockdown avevo proprio la necessità di muovermi, di uscire e di enorme aiuto è stato seguire gli highlights delle partite di volley, i video degli allenamenti dei professionisti di A1, ecc. Ciò ha fatto riaccendere in me la grandissima passione per la pallavolo tanto che, appena è stato possibile, ho deciso di riprendere a giocare senza più fermarmi.
A tal proposito credo che l’Universo M&G sia un gruppo di amici ma, ancor di più, una vera e propria Famiglia perché sia la squadra che l’allenatore li vedo davvero tanto ihihih … a parte questo la cosa più importante penso sia il rapporto nato tra noi che è veramente bello. Ho trovato una seconda casa, delle persone con cui sto molto piacevolmente tanto che nei brevi periodi di stop mi mancano un sacco!
Ogni allenamento è un momento stupendo da condividere con i miei amici e mi regala sempre nuove emozioni ma molto divertente e coinvolgente è soprattutto quando mi trovo in sala pesi, nell’ultimo periodo in particolar modo con Tommaso Moretti e Paz Minnoni o comunque con altri ragazzi (siamo sempre in 2/3 al massimo): mentre sudiamo vengono fuori tantissimi racconti, aneddoti, ecc. ihihih.
A tal riguardo, mio papà mi ha sin da piccolo “inculcato” che per diventare un buon giocatore è fondamentale la tecnica; personalmente sono praticante per diletto comunque credo proprio che abbia ragione. E’ molto importante avere determinate caratteristiche fisiche per giocare ad alti livelli ma in generale bisogna avere tantissima lucidità usando sempre la testa; inoltre è essenziale, soprattutto per gestire i momenti di difficoltà, non buttarsi mai giù, crederci fino in fondo e combattere sino all’ultimo.
Oltre al volley sono super appassionato di disegno ed arte; è proprio per questo che smetterò di giocare, spero solo momentaneamente. Frequento il Liceo Artistico e farò, spero a Roma, l’Accademia delle Belle Arti; mi diletto molto disegnando, dipingendo, ecc. Avendo scelto la strada dell’artista fondamentale sarà il continuo studio, anche introspettivo, non solo teorico ma anche pratico; per tale ragione, purtroppo, continuare con la pallavolo ora come ora che mi impegnerebbe quotidianamente tra allenamenti, sala pesi, match, sarebbe impossibile, soprattutto se voglio puntare ad un buon livello. Mi spiace molto, sono combattuto in tal senso perché desidererei ancora giocare: mi mancherà un sacco questa grande Famiglia ma vedremo; spero di ricominciare il prima possibile e se riuscirò ad organizzarmi bene magari potrò gestire il tutto insieme dando sempre il meglio.
Il mio obiettivo successivo sai quale sarebbe? Sicuramente andare all’estero o nelle grandi Capitali a lavorare; per ora ovviamente è un sogno: solo il tempo dirà cosa mi riserverà il futuro.
Elia