Serie C femminile, dopo le conferme un sestetto di novità!

Grottazzolina – E’ passato ormai quasi un mese da quando, dopo un breve periodo di “riposo” al termine di una stagione infinita sotto il profilo temporale (si è giocato fino a luglio), raccontammo la volontà dell’emisfero rosa di ripartire nel segno della continuità.
Continuità dettata dalla forza di un gruppo che, in un contesto di piena pandemia, si è stretto ed
autoprotetto grazie a due doti importantissime: unità d’intenti ed affiatamento.
Forti, Frontoni, Mattioli, Patrassi, Sandroni, Santandrea: queste in rigoroso ordine alfabetico le dame che saranno chiamate a prendere per mano le “nuove”, accogliendole nel branco.
E’ dunque il momento di svelare e conoscere questo ulteriore sestetto, molto eterogeneo per esperienze e provenienza, ma chiamato ad un ruolo oltremodo difficile e di responsabilità: elevare il livello della squadra portandolo ad alzare ulteriormente l’asticella rispetto ad una stagione comunque importante come quella da poco conclusa.
Tra loro volti già noti, per effetto di eccellenti esperienze pregresse in maglia Videx, ma anche novità assolute: andiamo dunque a svelarne i nomi, cercando di capirne meglio la collocazione tattica nello scacchiere di squadra a disposizione di coach Bonini.
A completare la cabina di regia sarà Martina Santarelli: palleggiatrice di 170 cm con pregresse esperienze tra Fermo, Monte Urano, Torre San Patrizio e Rapagnano, per lei sarà un ingresso “a doppia mandata” visto che si occuperà di seguire anche un gruppo del minivolley. “Il mio primo obiettivo è di inserirmi nel migliore dei modi in questo gruppo grintoso” – i suoi primissimi auspici da neo arrivata – “aiutare il più possibile la squadra, crescere personalmente e in palestra, dare il meglio di me, il massimo che posso dare”.

Doppio colpo di livello assoluto invece quello riguardante la casella delle schiacciatrici, dove alle già confermate Forti e Frontoni si aggiungono Sabrina Di Caterino e Gioia Aliberti, ragazze che non hanno bisogno di grosse presentazioni per chi un minimo mastica volley nel nostro territorio. Per Sabrina si tratta in realtà dell’ennesimo “ritorno a casa”, dopo che già nella stagione scorsa era inserita in organico ma per questioni lavorative legate alla pandemia decise legittimamente di prendersi una pausa forzata. Quella di Gioia è invece una novità importante, in quanto molto nota ed apprezzata sotto il profilo tecnico, mai aveva precedentemente calcato il taraflex di Grottazzolina. Per lei esperienze importanti su scala regionale e in Serie B, le più recenti divise tra Offida e Fermo.
Con loro il reparto laterali del nuovo roster grottese aggiunge notevole esperienza e fisicità ad una coppia già importante ed affiatata, con il chiaro obiettivo di innalzare le proprie ambizioni grazie, di fatto, alla presenza di quattro potenziali titolari. Circostanza, quest’ultima, peraltro tipica di chi punta in alto, perché con Gioia e Ioana al momento ferme per questioni fisiche, occorre comunque farsi trovare pronti ed agguerriti in un campionato, quale quello di più alto livello su scala regionale, che non permette distrazioni o scusanti di sorta.
Gli ultimi tre profili hanno invece in comune solo il ruolo, trattandosi di tre centrali. E nemmeno poi troppo, visto che sicuramente almeno una di loro sarà impiegata come opposta.
Per Giulia Ricci, in particolare, non sarebbe una novità: reduce dall’esperienza di Serie B a Fermo, Giulia è in realtà già una nostra conoscenza, che in passato si è già resa protagonista in quel ruolo in maglia Videx arrivando addirittura ad un passo dalla promozione. Si torna sempre dove si è stati bene recita un detto ormai quasi abusato, ma doveroso per il caso di una ragazza che il palas di Grotta lo conosce bene fin da piccola, e che fino a qualche anno fa l’ha vissuto a pieno indossando la maglia Videx: “Tre anni fatti di traguardi e soddisfazioni… torno con la consapevolezza di trovare un gruppo che in parte conosco e con cui ho già giocato, e non posso negare che questo sia stato un grande incentivo.” Obiettivi chiari per lei, che di questo branco vuole essere protagonista: “Gli obiettivi di quando si parte, per quanto mi riguarda, sono più o meno gli stessi di ogni anno: in primis fare bene e cercare di impegnarsi al massimo per sfruttare tutte le potenzialità della squadra, partendo dal gruppo, dalle affinità e la sintonia che insieme si creano durante l’anno. Poi, ovviamente, divertirsi, anche perché, si sa, è quando ci si diverte che si dà il meglio di sé.”

Gli ultimi due tasselli del mosaico sono invece due novità assolute non solo per Grottazzolina, ma per la pallavolo marchigiana in generale: la prima è Carlotta Freddi, romana di 180 cm, cresciuta nell’Ostia Volley Club con cui ha partecipato alle finali nazionali giovanili e partecipato a vari CQP e CQR. Per lei esperienze in serie C e serie B nel club di origine, oltre che nelle fila del Nautilus sempre in Serie B; il tutto senza dimenticare un lungo trascorso nel beach volley, con convocazioni nella nazionale giovanile e due importanti affermazioni come vice campionessa d’Italia under 19 e under 21, oltre che la partecipazione regolare alle tappe del campionato italiano assoluto. Dopo alcuni anni di inattività pallavolistica indoor per una (sofferta) scelta lavorativa, per lei Grottazzolina rappresenta l’inizio di una seconda vita sul taraflex, figlia di una scelta di cuore: seguire la sua dolce metà (Manuele Mandolini) nella sua esperienza di Serie A nelle Marche.
“La scelta di riprendere a giocare a pallavolo è stata un po’ un caso o forse destino per me, venuta qui per accompagnare Manuele nella sua avventura. Quando la società mi ha proposto questa opportunità ho deciso di accettare, ritenendolo il momento e soprattutto il posto giusto per riprendere. Ho conosciuto le ragazze e Claudio e ho avuto da subito un’ottima impressione, sono un grande gruppo e questa cosa è fondamentale. Le ragazze hanno tanta voglia di fare, la società è fantastica e mi sono sentita subito a casa. In palestra si lavora in un clima sereno ma in maniera intensa com’è giusto che sia. Fisicamente mi sento bene in quanto in questi anni non ho mai smesso di allenarmi in palestra, la cosa che voglio ritrovare il prima possibile è la confidenza con la palla ma mi hanno messo a disposizione tutti i mezzi per farlo presto. Sono una ragazza molto determinata e competitiva e spero di tornare il prima possibile nella mia migliore forma fisica.
Sono convinta che ci sono tutti i presupposti per fare un bel campionato e raggiungere tutti gli
obiettivi.”

Il secondo dei volti noti che più noti non si può condivide con Carlotta la natura del suo arrivo nella marca fermana, ma in questo caso parliamo di una giovanissima, la più giovane dell’organico a disposizione di coach Bonini dopo Marina Santandrea. Egle Adorno, centrale classe 2001 di 178 centimetri, arriva infatti a Grottazzolina per ragioni di cuore (è felicemente fidanzata con Paolo Cascio), ma con la pallavolo nel DNA.
Le sue pregresse esperienze pallavolistiche in Serie D e C si arrestano però nel momento in cui si trasferisce, nel recente passato, in Germania per motivi di lavoro. Ora il rientro nel Bel Paese e la possibilità di condividere con il suo cavaliere non solo la stessa casa, ma anche lo stesso Palas nelle Marche, pronta a dare il meglio di se stessa per la squadra.

Completato dunque il roster che rappresenterà Grottazzolina nel massimo campionato regionale. Ma se sul fronte del campo le novità sono ormai tutte sul piatto, ce n’è un’ultima che per dovere di cavalleria abbiamo lasciato in fondo: allo staff tecnico che coadiuverà Claudio Bonini nella gestione del gruppo si aggiunge infatti Roberto Ricci, già in passato spesso pronto a dare una mano alla squadra in via “informale” durante gli allenamenti, oltre che protagonista nelle formazioni maschili. Con lui il vulcanico coach grottese avrà una spalla in più su cui poggiarsi e con cui confrontarsi, aspetto senz’altro importante soprattutto quando si parla di elementi con lunghissimi trascorsi di campo.

L’avventura è partita, la squadra si allena già da diverse settimane, non rimane che aspettare l’unico giudice supremo ed infallibile: il campo.

V.F.