Yuasa, coach Ortenzi: “Un punto che serve tantissimo. Anche in emergenza un gruppo super”

Cinque set vissuti tutti d’un fiato per la Yuasa Battery Grottazzolina a Trento, in casa dei vice Campioni del Mondo e Campioni d’Europa in carica che solo sette giorni prima avevano espugnato Perugia. Una gara da sogno per la piccola Yuasa che ha affrontato a testa altissima i colossi di Trento. Tutto questo con una cinquantina di appassionati arrivati dalle Marche per essere vicini ai propri ragazzi anche in questa impresa perché di questo si tratta. Portare via punti da Trento è assolutamente qualcosa di incredibile, così come costringere al tie break Michieletto e compagni ma soprattutto farlo ancora una volta senza essere con la rosa al completo, complice l’infortunio in settimana di Tsimafei Zhukouski. A raccontare le emozioni di questa sfida che scrive un’altra pagina di storia del volley grottese è coach Massimiliano Ortenzi.
“Siamo saliti qua senza senza poter schierare Zhukouski e questo è un tema che ci stiamo portando avanti perché ne perdiamo sempre qualcuno. Ai ragazzi avevo detto che avevamo sempre trovato, nelle ultime settimane, risorse importante per portare via punti pur non essendo al completo ma a Trento dovevamo fare ancora qualcosina di più perché senza Zhukouski era difficile. Nel primo set abbiamo fatto tanta fatica nel trovare ritmo soprattutto in cambio palla ma poi siamo riusciti a cambiare la partita con la battuta e risolvendo alcune situazioni di cambio palla difficili. E da li ci abbiamo creduto, siamo stati in partita anche nel terzo e nel quinto set. Poi Micheletto nei momenti importanti ha fatto qualcosa di molto buono e lo dovevamo mettere in conto. Portare via un punto è qualcosa che ci serve tanto per la classifica e mostra come la nostra pallavolo funziona anche così, avendo fiducia e credendo nelle nostre forze”.

Una Yuasa che non cede mai, non molla mai la presa e ci crede sempre anche in un Palas difficile come Trento. “Qua è difficile venire a vincere e in tantissimi hanno pagato dazio. Un punto è importante perché il nostro obiettivo rimane quello, portar via qualcosa di buono da tutte le partite. Ci siamo riusciti con difficoltà, in emergenza, ma facendo la nostra pallavolo. Non ci siamo inventato nulla di strano. Dobbiamo continuare a credere nella battuta anche quando sembra non funzionare: è un concetto che appartiene a questo gruppo oltre a saper giocare nei momenti difficili. Sono felice di aver ritrovato Petkovic; Cvanciger ha fatto buone partite però era importante per noi ritrovare anche lui. Adesso aspettiamo Zhukouski per riuscire a fare questo finale di campionato al completo”.

Squadra che ha risposto alla grande in campo e che ha emozionato tutti i tifosi della Yuasa ma anche una gara speciale vissuta in panchina per lo stesso coach che ha sottolineato alcuni momenti particolari della sfida. “Ho il polso della squadra e posso dire che a metà del quarto set ho detto ai ragazzi che lo avremmo portato via un punto perché stavamo giocando e poi si è avverato quando Tatarov ha fatto quelle due battute lì. Noi non ci dobbiamo accontentare, non deve essere mai un punto d’arrivo perché potevamo anche fare qualcosa di buono nel finale di gara”.

Prossimo weekend di riposo per dare spazio alla Final Four di Coppa Italia e occasione giusta anche per tirare un po’ il fiato dopo un periodo molto dispendioso a livello fisico e mentale: “Dobbiamo necessariamente recuperare tutti gli infortunati oltre alle tante energie spese, per presentarci con questo spirito qua in tutti i match che ci attendono fino al termine della stagione”.