Yuasa, l’assistant coach Minnoni: “Viviamoci intensamente questa Superlega. Nel ritorno più consapevoli dei nostri mezzi”
Da 25 anni il suo percorso è legato a doppio filo a Grottazzolina, prima in campo per tantissimi anni e da qualche stagione nello staff tecnico. Mattia Minnoni, assistant coach di Massimiliano Ortenzi, ha il punto di vista giusto per valutare il girone di andata di questa prima storica stagione in Superlega targata Yuasa Battery Grottazzolina. Una prima assoluta anche per lui, che la sta vivendo al massimo, com’è giusto che sia quando si entra nell’Olimpo del volley Mondiale.
“Non era scontato che io fossi ancora assistant coach – sottolinea Minnoni – dunque in primis ringrazio la società per avermi regalato questa grandissima opportunità. E’ qualcosa di storico per me che sono qui da 25 anni, ho vissuto tantissime stagioni e sfiorato da ragazzo la A1 con il gruppo di allora (lo storico spareggio contro Forlì perso a gara-3 nel 2000, ndr). Poi l’abbiamo raggiunta lo scorso anno, scrivendo di fatto un pezzo di storia; sono felice di aver messo il mio piccolo contributo e ora ce la viviamo. L’obiettivo che mi ero dato ad inizio stagione era quello di vivere a pieno la situazione, nel bene e nel male. Sapevamo che sarebbe stato difficile, poi ci si è messa anche la sfortuna e l’abbiamo pagata, oltre al fatto di dover vivere un qualcosa di completamente nuovo. Tutto serve per imparare e fare esperienza, ma l’invito che faccio a tutti è quello di viverci questo momento che è qualcosa di straordinario. La Superlega va apprezzata per come è venuta, per come la stiamo vivendo e per come la stiamo attraversando. Cerchiamo di migliorarci sempre, lo stiamo facendo e sono sicuro che i risultati arriveranno. Siamo al giro di boa, sappiamo cosa è stato finora e cosa ci attende. Lo affronteremo in maniera diversa, più consapevoli, ma l’importante ripeto è viverla al meglio”.
Un girone ormai alle spalle, il 13 dicembre contro Monza inizierà la seconda parte di stagione, da vivere tutta d’un fiato fino al termine; un’occasione, però, anche per guardarsi indietro e capire in che contesto si trova oggi la Yuasa. “Quando siamo in trasferta lo ripeto: siamo faccia a faccia con campioni che prendevamo ad esempio o guardavamo al massimo in tv. Ora li prendi sempre da esempio, ma li hai lì con te ed è bellissimo. La sto vivendo nel miglior modo possibile, essere a questo livello comporta grandi sacrifici. Però c’è questa esperienza bellissima e voglio viverla in questo modo”.
Anche in un momento in cui la squadra è chiamata a risalire la china, le statistiche dei singoli indicano comunque valori importanti. Significa che la squadra sta facendo il suo percorso, al netto delle difficoltà sopraggiunte, ma l’obiettivo è ben definito. “Siamo contenti dei risultati ottenuti anche dai singoli su alcuni aspetti ai quali diamo grande attenzione, ma c’è necessità di amalgamare diverse situazioni. Il non essere al completo per gran parte del girone di andata ci ha destabilizzato soprattutto nel ritmo degli allenamenti. Siamo contenti di essere in alto in alcune statistiche, quando riusciremo ad essere tutti al massimo, cercheremo di alzare anche le statistiche degli altri per migliorare il livello generale”.