Yuasa Battery, una statuetta piena di orgoglio

Gran successo per la 24^ edizione de La Notte dell’orgoglio marchigiano, gremita la piazza di Francavilla d’Ete. Il Presidente Romiti: “Un’emozione indescrivibile”

Grottazzolina – Emozioni, sorrisi ed un tripudio di applausi hanno accolto l’ascesa al palco di coach Ortenzi e di capitan Riccardo Vecchi, accompagnati da una nutrita rappresentanza dirigenziale ieri sera nell’ambito della 24^ edizione de “La Notte dell’orgoglio marchigiano”, svoltasi come ormai da tradizione pluriennale a Francavilla D’Ete nella splendida cornice di Piazza Vittorio Emanuele II, gremita in ogni ordine di posto.

Selezionata come vincitrice della statuetta del Guerriero Marchigiano per la categoria sport, M&G Scuola Pallavolo ha ricevuto l’applauso scrosciante del folto pubblico presente mentre, sullo sfondo del palcoscenico, scorrevano le immagini dei momenti salienti della stagione da poco trascorsa.

Una rappresentanza della Yuasa Battery riceve il premio per la categoria sport durante la 24^ edizione de La Notte dell’Orgoglio Marchigiano (ph. Verducci)

Essere qui è un’emozione indescrivibile – le parole del Presidente Rossano Romiti – soprattutto se consideriamo da dove siamo partiti”. Non è infatti tanto e solo per la promozione in Superlega che la Yuasa Battery è stata insignita del prezioso riconoscimento, quanto più per il percorso che, come ricordato dal preparatissimo conduttore Tiziano Zengarini, a partire dal 2008 ha visto una ascesa vertiginosa da parte del sodalizio grottese. “E’ vero, quando siamo partiti nel 2008 avevamo sì ambizioni importanti, ma forse nemmeno il più ottimista poteva immaginare un risultato simile. Un gruppo di appassionati che, legati da una solida amicizia, nel tempo hanno reso possibile tutto questo senza mai snaturarsi.”

Coach Ortenzi con il team manager Ferdinando Moretti ed il presentatore della serata Tiziano Zengarini (ph. Verducci)

Un cammino iniziato dal basso, da una serie C regionale e da tanta attività giovanile, che passo dopo passo è cresciuta sotto tutti i punti di vista fino a conquistare la fiducia di tanti. Del territorio, in primis, che nella passata stagione ha costantemente gremito il palasport di Grottazzolina ben oltre le 800 unità fino a registrare, addirittura, più di un sold out (mille unità la capienza massima dell’impianto), uno dei quali particolarmente significativo nella gara interna solidale dedicata ad Anffas. Fiducia ricevuta però anche dalle oltre 200 famiglie che hanno deciso di affidare agli istruttori di M&G Scuola Pallavolo i propri figli, provenienti dai più svariati comuni del territorio. Fiducia da parte di agenti ed atleti, che man mano hanno iniziato a scorgere in Grottazzolina un porto sicuro, un’isola felice dove fare sport ad alti livelli anteponendo aspetti rari e affatto scontati quali la familiarità e la programmazione rispetto al mero tornaconto economico e alla ricerca spasmodica di risultati immediati “costi quel che costi”.

Riccardo Vecchi, capitano della Yuasa Battery Grottazzolina, durante la serata (ph. Verducci)

Reggio Emilia e Vibo Valentia sono le ultime due formazioni ad essere state promosse in Superlega prima di Grottazzolina nelle stagioni precedenti, per poi rinunciarvi. Ribadito a chiare lettere anche dalla giuria nel motivare il verdetto, la statuetta del “guerriero marchigiano” è un premio a chi ha saputo lottare, sgomitare e, pur non potendo contare su numeri metropolitani, programmare fino ad approdare nel gotha del volley nazionale, caso unico in Italia negli sport di squadra definiti “maggiori” se commisurato alla dimensione demografica. E quando a coach Massimiliano Ortenzi e a capitan Riccardo Vecchi viene chiesto che squadra sarà quella che affronterà la prossima Superlega, la risposta è chiara: “Una squadra che proverà a misurarsi in un campionato difficilissimo, ad altissima competitività, con l’obiettivo di rimanervi e con la volontà di appassionare un intero territorio provando a strappare ogni domenica anche solo un punticino che comunque profumerà di storia”.
Senza snaturarsi mai, senza perdere il sorriso, provando l’ennesima impresa, l’ennesimo miracolo sportivo. E a giudicare dagli applausi ricevuti, il messaggio deve essere davvero arrivato.