L’altra partita, una domenica speciale
Grottazzolina – L’emozione di giocarsi un primato di regular season in un palasport che davvero non aveva più un seggiolino libero; l’emozione di farlo in un giorno speciale, in cui parte del ricavato è devoluto ad una causa solidale come quella di Anffas Fermana, con un gran numero di famiglie presenti ad applaudire i supereroi in campo, e ricevere l’applauso per chi eroe lo è nella vita di tutti i giorni.
Folto il numero dei tifosi senesi giunti a Grottazzolina a sostenere la propria squadra, in un contesto di grande sportività e festa, aldilà degli elevatissimi contenuti tecnici dell’incontro.
Contenuti che però non racconteremo in questo pezzo, perché quello che va raccontato oggi è “l’altra partita”, tutto quello che si è vissuto fuori dal campo, a bordo campo, con mille persone (sold out in ogni ordine di posto) assiepate fino a pochi centimetri dal terreno di gioco.
Emozionante vedere i ragazzi e le famiglie del settore riservato ad Anffas partecipare attivamente al tifo, sicuramente l’immagine più bella della serata, non ce ne vogliano le grandissime giocate viste in campo. Applausi, sorrisi, tutto questo ripaga alla grande lo sforzo profuso per organizzare un evento del genere in una partita di cartello, in un big match.
Meraviglioso il “fuori programma” in cui Claudio (useremo volutamente nomi di fantasia), affetto da autismo, entra in campo durante un time out per prendersi una pausa dal rumore assordante del palas, applaudito da tutto il pubblico presente; oppure Marco (affetto da sindrome di Down), che applaude e canta in perfetto tempo insieme ai tifosi, ai tamburi e alle bandiere. Sorridono le loro famiglie, ed è il sorriso speciale di chi, nonostante fosse magari per la prima volta al palasport, subito lo ha sentito “casa”.
Siena vince il primo set, con pieno merito, ma c’è un altro gesto poco tecnico e tanto umano che vogliamo raccontare sul fronte toscano. Ed è il gesto compiuto da “Ciccio” Graziosi, coach anconetano sulla panchina senese, che saputo dello scopo benefico dell’evento ha acquistato personalmente 20 tagliandi d’ingresso da regalare ai suoi amici marchigiani. Giù il cappello coach.
Dovete sapere, anzi sicuramente lo sapete già, che alcune forme di autismo non consentono di sopportare il rumore. Sicuramente lo sa bene chi tutti i giorni vive e convive con questi ragazzi e questi problemi. Domenica di rumore al palas ce n’era veramente tanto, ma il rumore non si può misurare a parole. Come non si può misurare la gioia di vedere questi ragazzi esultare e gioire, in un momento (speriamo non così raro) in cui l’inclusività ha contato più dell’ostacolo, in cui la felicità ha annientato ogni barriera. Grottazzolina vince il secondo set, si torna in parità.
“Nulla su di noi, senza di noi”, c’è scritto sulle t-shirt fatte stampare da Anffas. E’ lo slogan ispirato alla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e ribadisce il loro diritto di partecipare alle decisioni che riguardano la propria vita. Già, partecipare… e questo è un primo punto dirimente. A questi ragazzi, tutti indistintamente, va consentito di partecipare, SEMPRE. Come oggi, e che sia un inizio. Il terzo set va alla Yuasa Battery, anzi no… invasione e il videocheck la scopre. Breuning attacca dentro la palla decisiva, anzi no… videocheck e palla fuori. Il set non finisce più. Alla fine vince Siena, e scusate se non dovevamo parlare della partita ma con fine set come questo alla prossima partita toccherà ospitare anche i cardiologi.
Sulle tribune i tifosi se le sono date di santa ragione. Ma tranquilli, solo a colpi di tifo e tamburi. Uno spettacolo nello spettacolo, complimenti ad entrambi i gruppi, perché i big match meritano robe come questa, in cui in campo vince una squadra sola ma fuori vincono tutti. C’erano le forze dell’ordine, e probabilmente se la sono goduta alla grande anche loro la partita. Perché così deve essere, di domenica non si lavora. Il quarto set lo vince Grottazzolina 27-25, stavolta nonostante il videocheck. Cardiologi ufficialmente invitati al prossimo match.
Lo sapete chi ha indossato oggi la t-shirt di Anffas? Gli Skapigliati. Perché nei palasport (così come negli stadi) non si ritrovano dei mostri, ma delle persone. Persone che, come tali, possono essere fraintese e possono sbagliare. Ma per uno o due che sbagliano non possono pagare in cento, o in mille come gli spettatori di oggi. Alla fine ha vinto Siena, con pieno merito. Ma questo conta poco, perché stasera hanno vinto tutti.
Uno spettatore pagante