Diario di Bordo: tappa n. 83

L’ottantatreesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire in “navicella” Riccardo Minnucci, telecronista e frontman della nostra M&G Scuola Pallavolo. Riccardo, sin da piccolo, è stato sempre appassionato di sport (che seguiva assieme alla sua famiglia) e, nello specifico, di volley rimanendo affascinato dal meraviglioso Mondo dell’allora Videx. Per lui, perciò, entrare attivamente a far parte della Famiglia M&G è stato un qualcosa di magico, unico e speciale. Oggi vuole parlarci di come è nata la sua passione per lo sport e, nello specifico, per la pallavolo, del legame che lo unisce a Grottazzolina, di come ha vissuto questa splendida annata, dei ruoli che ha ricoperto e ricopre all’interno dell’ambito sportivo ma non solo … Eh sì, Riccardo ha tantissimi altri interessi che oggi vuole svelarci. Siete curiosi di scoprire tutto insieme a noi? Bene, ed allora partiamo … Three, two, one… ignition!

 

Riccardo: una vita multitasking

Caro diario,

per me è davvero un piacere essere salito in navicella! Sai, vorrei parlarti di come mi sono avvicinato al volley: la mia, in realtà, è una passione per lo sport a 360° nata sin da piccolino poiché a casa l’abbiamo sempre seguito in maniera quasi ossessiva, dalla Formula 1 al basket, dal calcio al volley. Le Olimpiadi erano il nostro “momento speciale” da seguire insieme fin da quelle di Seul dell’88 che ricordo meglio, quindi, chiaramente, la prima memoria di pallavolo importante è quella della “Generazione dei Fenomeni” che vinceva i Mondiali insieme a Velasco, quella che si è fatta valere in diverse edizioni delle Olimpiadi: brucia ancora l’argento del ’96 contro l’Olanda ad Atlanta! È proprio da lì che è nato l’amore folle per il volley coltivato, poi, nel corso degli anni ’90, grazie alla Rai ed alle dirette che trasmetteva dei campionati italiani di Serie A1: il Sabato mandavano in onda una partita di volley femminile ed io la seguivo così pure quelle maschili che potevo vedere su Rai 3 ed alcune volte su Rai 2. Con i miei compagni delle Superiori ci divertivamo a seguire i vari risultati: c’era chi tifava Sisley, chi Cuneo, chi Modena, chi osservava con interesse la neopromossa Lube. Io onestamente debbo confessarti che amavo vedere anche le partite dal vivo: al mio paesino c’era la Serie B, nata dall’unione con Fermo, inoltre mi piaceva partecipare alle sfide della mitica Videx: ero presente ad esempio in quell’annata storica quando sfiorammo la promozione contro Forlì a Porto San Giorgio! Quindi l’amore per Grottazzolina c’è stato da sempre: era la squadra del territorio da vedere e tifare. Far parte, oggi, di questa storia, di questa Famiglia per me è un Sogno, un vero onore.
A tal riguardo, sai cosa penso? Che l’Universo M&G sia un’evoluzione fantastica di ciò che vivevo da teenager: era emozionante, allora, poter guardare i grandi nomi che si presentavano sul taraflex di Grottazzolina in A2 ma questa realtà non aveva ancora la ramificazione che piano piano ha fatto nascere l’M&G. Tale Universo per me rappresenta un vero e proprio modello che è riuscito, grazie in primis allo sforzo incessante di Massimiliano (persona straordinaria), a realizzare tutto ciò che si era prefissato! Il Mondo M&G è figlio della visione di cooperazione che ha unito il territorio di Grottazzolina con quello di Montegiorgio ma anche con la medio Val Tenna. La grandezza di tale società si è rivelata anche nel saper aspettare i tempi giusti volti a far crescere piano piano tutto questo.


Far parte attivamente, dal 2014/2015, di questa realtà è qualcosa che mi inorgoglisce tantissimo. Arrivare nell’olimpo del volley dopo 10 anni è un risultato storico, unico, incredibile come lo è avere vicino persone uniche, speciali con cui condividere grandissimi emozioni parlando di tutto, con cui poter anche litigare se necessario ma poi fare una bella birra insieme. Persone vere con cui riuscire ad avere un confronto su tutto; far parte di questa splendida Famiglia ti fa crescere insegnandoti sempre qualcosa di nuovo.
A tal proposito, vorrei parlarti di un aneddoto (tra i tanti che mi rimarranno per sempre impressi considerando anche la simpatia, l’unione ed il mettersi costantemente in gioco di tutti quanti): subito dopo una delle nostre promozioni in A2, alle 5 di mattina, il mitico Jo Salgado sai cosa ha fatto? Ha pubblicato online un video di ringraziamento a tutta la società ed ai compagni col sigaro cubano e la musica cubana in sottofondo ihihih. Quel video credo sia stato uno dei momenti più belli della stagione, assieme all’istante in cui è avvenuta la promozione stessa.
Un’altra cosa che mi piace ricordare sempre è la grande amicizia ed il senso di rispetto che Grottazzolina si è conquistata in giro per l’Italia: è molto bello poter andare su e giù per la nostra nazione e venir apprezzati e stimati per il lavoro che la società fa. Abbiamo creato una rete d’amicizie fantastica anche con referenti di squadre che ora non son più in Serie A. Io, ad esempio, sono tuttora in contatto con alcuni di questi ragazzi sparsi per il nostro stivale che conservano ancora un bel ricordo di Grottazzolina. A proposito, voglio raccontarti questa bellissima cosa: Gianluca Falcone, che era addetto stampa di Gioia del Colle, un paio di estati fa si è sposato; beh al banchetto di nozze ha dato il nome dei Palazzetti dello Sport a ciascun tavolo di invitati ed uno era proprio il nostro PalaGrotta. Questa cosa mi ha colpito molto: significa che tutto ciò che abbiam fatto e costruito è stato apprezzato, amato come lo siamo ancora dai vari atleti che hanno fatto parte del nostro Mondo, tra i quali, giusto per citarne uno, Claudio Paris con cui è rimasta una grandissima amicizia e ciò vale anche per moltissimi altri che hanno ritrovato in Grottazzolina una vera e propria famiglia.


Il volley, a differenza del calcio, fortunatamente è un’isola felice dove davvero ci si trova insieme e si vive da famiglia perciò, come è normale che sia, ci si aiuta ecco che quindi mi è capitato e mi capita di ricoprire svariati ruoli non soltanto legati all’Universo M&G (in cui ho fatto lo speaker prima che tornasse Claudio, e ne sono super felice, mentre ora faccio il telecronista ed il creatore di contenuti). In quasi 20 anni credo che sia più che normale ihih! Con Lucia, ad esempio, che cura questa rubrica mi sono conosciuto tra gli spalti del Fontescodella in quelle annate in cui la Lube era ancora a Macerata ed io ero studente universitario perciò mi divertivo a tifare e a trascinare la curva ed il Palas! Poi l’evoluzione, la voglia di conoscere ancora di più quel mondo, di entrarci dietro le quinte, e così sono diventato Dirigente di Monte Urano e poi presidente dell’Azzurra Volley Casette (anche vivere il settore femminile è davvero bello!). Inoltre ho potuto vivere e sto vivendo l’esperienza dei grandi eventi legati alla Federazione Italiana Pallavolo che parte in estate: anche quest’anno, come ormai da alcune stagioni, sarò la voce ufficiale delle tappe Gold delle finali scudetto e Coppa Italia per il beach volley italiano. Oltre a ciò, la Federazione si affida a me quando ci sono i grandi eventi dalla Volley Nations League ed i mondiali dove mi è capitato in passato di poter essere speaker dell’Italia e di altre nazionali: tutte cose che fino a poco tempo fa avrei solo sognato! Se sono qui è sicuramente anche grazie a Grotta perché chiaramente ha creato quel giro che poi mi ha permesso di costruire questi tasselli vivendo il volley a 360°, volley che ho ormai nel sangue!


Tornando a questa stagione, come l’ho vissuta? È un’annata che rimarrà nella leggenda a livello italiano perché siamo la società che rappresenta il comune più piccolo in Superlega ma, in particolar modo, è la STAGIONE che stavamo aspettando da tantissimo tempo sia come M&G, dal 2008, sia prima. È il giusto coronamento di un percorso, un sogno, in primis realizzato dai dirigenti e dallo staff ma anche da tutta una piazza che vive, da 50 anni, quotidianamente di pallavolo. Eh sì, a Grotta il calcio non è il primo sport cittadino: se si cammina per strada o si va al bar si parla di volley, i giocatori vivono h 24 proprio all’interno di questa realtà ed essere arrivati a conquistare quell’obiettivo, dopo esserci andati vicinissimi due volte, è semplicemente meraviglioso! Tale stagione l’abbiamo vissuta con trepidazione, con grande gioia, con grande voglia di far festa, con enorme desiderio di goderci il risultato; un risultato che in partenza non era scontato perché comunque, pur avendo una squadra competitiva, il campionato poteva riservare sempre tante sorprese (e non solo)! Eh sì: la Regular Season era lunga, c’erano i Play-off, ci sono stati tanti inciampi lungo il percorso tra infortuni e vari problemi quindi, sicuramente, è stata un’annata vissuta con determinazione e con consapevolezza dei nostri mezzi, con la voglia di godercela ma anche, appunto, in qualche momento col fiato sospeso in cui era fondamentale portare a casa il risultato. Fortunatamente ci siamo riusciti: il 25 Aprile rimarrà indelebile nelle nostre menti e nel nostro cuore, tatuato per sempre come quell’esodo dei 700/800 tifosi provenienti da Grotta che sono venuti a tifarci. Ricorderemo per sempre quell’esplosione di abbracci, pianti, urla, risa e grida che abbiamo condiviso insieme sul taraflex del Palazzetto di Siena! Ed ora ci aspetta una sfida ancora più grande, ancora più difficile però penso che la società abbia lavorato alla grande fino a qua e non ci deluderà sicuramente l’anno prossimo quindi posso solo dirti: teniamoci pronti perché ci divertiremo tantissimo pure la prossima stagione!


Vorrei concludere parlando di questo: sai che oltre al volley, come ti accennavo, ho tantissimi altri hobby ed interessi che ho fatto diventare dei veri e propri lavori! Eh sì, devi sapere che la pallavolo completa uno scacchiere di attività che mi riguardano da vicino comunque legate al mondo della comunicazione, degli eventi, della creatività quindi dallo sport spazio anche in ambiti culturali. Mi capita di lavorare agli eventi per alcuni festival culturali (a livello di comunicazione), per alcune realtà musicali (essendo musicista) e cinematografiche (visto anche l’interesse verso il cinema). Qual è il segreto per incastrare il tutto? Credo che sia proprio il fatto di viverli come se fossero parti di uno stesso mosaico e con lo stesso approccio, con la stessa curiosità, con la stessa voglia di scoprire, di apprendere, con lo stesso entusiasmo e soprattutto mantenendo una sorta di filo conduttore che poi è legato all’evento, alla comunicazione, alla narrazione, ad un qualcosa che in qualche maniera connette tutto insieme quindi non mi trovo diciamo così sballottato da una parte all’altra senza sapere bene dove sono in quel momento e questo è certamente un valore aggiunto! Sicuramente non mi annoio mai!

Riccardo