Diario di Bordo: tappa n. 78

La settantottesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire in “navicella” Matilda Quintili, atleta delle nostre Under 16/18 e Seconda Divisione. Matilda si è avvicinata alla pallavolo spinta dalla grande passione che il papà ha sempre provato per questo sport. Appena entrata in palestra, comunque, ha compreso che quella era la scelta giusta: il volley sarebbe stato tutta la sua vita! Oggi vuole raccontarci come si trova nel nostro Universo (nello specifico con le compagne ed, in particolar modo, con la sua allenatrice), come è stato il suo approccio col mondo pallavolistico, cosa ha provato quando ha disputato la prima partita ed altro ancora. Siete pronti, dunque, a scoprire tutto ciò che vuole dirci? Bene, ed allora partiamo … Three, two, one… ignition!

 

Matilda: il volley, una scelta che rifarei!

 

Caro diario,

innanzitutto grazie mille per questa bellissima opportunità!!! Sono molto felice di salire anch’io in “navicella”! Devi sapere che gioco a pallavolo da quando avevo 6 anni quindi ne son già trascorsi 9; ricordo ancora adesso il momento in cui decisi di iniziare uno sport e mio padre scelse letteralmente per me ihihih vista la sua passione per il volley, anch’egli ex giocatore. Mai scelta fu più azzeccata! Sin dall’inizio mi sono sempre trovata benissimo in palestra e la pallavolo mi è piaciuta da subito; inoltre ho costruito uno stupendo rapporto con tutti i miei compagni di Minivolley e soprattutto con gli allenatori.


Se dovessi ripensare alla prima partita “seria” sinceramente non ricordo in che Under l’abbia disputata ma rammento perfettamente, come fosse ora, l’agitazione e l’emozione che provavo, visto che giocavo con atlete più grandi di me. Che agitazione ihih! Purtroppo ho solo questi ricordi essendo già passato qualche annetto. Ora gioco in Under 16 e Seconda Divisione: mi trovo davvero molto bene con tutte le mie compagne che mi supportano (e sopportano) ad ogni allenamento e partita; abbiamo instaurato una bellissima alchimia e, questo, penso sia essenziale. Un ringraziamento speciale, senza ombra di dubbio, va alla mia super allenatrice Serena Moscati. Che dire di Serena? È semplicemente fantastica, bravissima, divertentissima, unica, imparagonabile … ed avrei moltissimi altri aggettivi ultra positivi per descriverla: ha fin dall’inizio creduto in me, mi ha aiutata, ed aiuta tuttora, a migliorare sempre più, costantemente al mio fianco. È un punto di riferimento fondamentale!!


Oltre alla pallavolo ed alla scuola non ho nessun altro hobby particolare ma, frequentando il Liceo Artistico, il pomeriggio capita spesso di imbattermi in qualche disegno che cerco di fare sempre con massima dedizione per poi rituffarmi nel nostro magico Mondo.

Matilda