Diario di Bordo: tappa n. 29

La ventinovesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Gaia Concetti, allenatrice del nostro Minivolley. Gaia, da piccola, aveva iniziato a praticare ginnastica artistica ma poi ha dovuto cedere alla passione per la pallavolo, un amore trasmessogli da tutta la sua famiglia. Da quando ha iniziato a calcare il taraflex, infatti, non l’ha più lasciato ed ha compreso che quella sarebbe stata la sua strada. Oggi ci racconta come ha incominciato a giocare, alcune sue esperienze e com’è allenare delle giovani promesse che si affacciano al mondo del volley. Siete pronti, perciò, a leggere ciò che vuole svelarci? Bene, ed allora … Three, two, one… ignition!

 

Gaia, quando al cuore non si comanda

Caro diario,

vorrei svelarti alcune cose: sai che quest’anno, insieme a Federico Ferrini e Federica Bastarelli, alleno il settore del Minivolley? Abbiamo un gruppo davvero numeroso ed abbastanza eterogeneo per quanto riguarda l’età; seguire questo settore è molto delicato e, alle volte, complesso tuttavia riesce a regalarti tanti bei momenti e grandi soddisfazioni. I nostri minipallavolisti sono già cresciuti molto e stiamo cercando di organizzare quanti più tornei possibili per permettere loro di confrontarsi con i propri coetanei divertendosi. Siamo davvero felici del gruppo che si è creato e cerchiamo ogni giorno di trasmettergli non solo la tecnica ma soprattutto la passione che nutriamo verso questo sport.

Parlando di passione, l’amore per la pallavolo nasce in casa ahahahah: il destino ha voluto che nella squadra allenata da mio papà nella stagione 1993/1994 ci giocasse proprio mia mamma … beh, il resto è storia ihih. In realtà io da piccola avevo iniziato a praticare ginnastica artistica poi all’età di 11 anni ho dato retta al DNA e quindi sono entrata per la prima volta in un campo di pallavolo senza uscirne più ❤ Da giocatrice sicuramente le esperienze maggiormente curiose sono legate proprio alla mia famiglia: infatti, durante una delle stagioni in cui giocavo a Corridonia, posso dire di aver avuto nella panchina della prima squadra mio papà come allenatore e mia mamma come seconda; viceversa nell’Under 18. Inoltre da 6 anni, cioè da quando sto a Porto Potenza, ho una compagna di squadra speciale, ossia mia sorella: condividere con lei il taraflex è qualcosa di magico!
Tornando al mondo M&G, esso per me rappresenta davvero tante cose ed in particolare il fatto che unisce tutto un territorio; ad oggi non conosco un’altra realtà che cerchi con tale costanza, attenzione e successo di creare un legame profondo col contesto di appartenenza attraverso molte iniziative che hanno tutte come comun denominatore la passione per lo sport. Ovviamente ciò non potrebbe esistere senza la dedizione e l’impegno delle persone che fanno parte di questa società; personalmente, sono davvero grata di far parte di una realtà che ha scritto e sta continuando a scrivere una meravigliosa storia.

Gaia